Come scegliere una pompa di calore e la tariffa elettrica, senza perdere tempo e soldi

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Sai che attualmente non esistono più le tariffe elettriche come le conoscevamo – D2 per residenti fino a 3 kW, D3 per non residenti e residenti con più di 3 kW e tariffa sperimentale D1 per le pompe di calore?

E’ stata introdotta una nuova tariffa indistinta per clienti domestici e a costo uguale (flat) per ogni kWh prelevato dal singolo cliente dalla rete elettrica; variano solo gli oneri fissi per kW impegnato legati allo scaglione di potenza prescelto.

Descrizione

La nuova tariffa è il risultato della riforma delle tariffe elettriche per i clienti domestici, iniziata nel 2016, secondo le disposizioni della Delibera 2 dicembre 2015 582/2015/R/eel e in attuazione del Decreto legislativo n. 102/2014, e conclusasi – dopo alcuni rinvii – il 1° gennaio 2020.

Nel 2014 fu introdotta la tariffa sperimentale D1 per chi installava pompe di calore come unico impianto di riscaldamento della propria abitazione ed è iniziato così il percorso che ha portato a una tariffa non progressiva per tutti gli utenti domestici. Chi aveva richiesto la ex tariffa D1 (la sperimentazione è terminata il 31 dicembre 2016) ha potuto usufruire in anticipo, grazie a un provvedimento dell’Autorità, della nuova struttura tariffaria non progressiva, entrata finalmente a regime a gennaio 2020 per tutti i clienti domestici.

Argomento spinoso ma che se ben compreso comporta molti vantaggi per l’utente finale, scopri questo mini-corso.

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Come avviare una pratica di SuperBonus, con l'iter più corretto senza perdere tempo, soldi e la casa

Tema del corso

Sai che ogni proprietario immobiliare, sia di casa indipendente che condomino, per poter affrontare il percorso previsto dal DL 34/2020, cosiddetto Super Bonus che (prevede la detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per l'efficientamento energetico oppure per l'adeguamento sismico) DEVE come primo passo, affidarsi ad un tecnico (ingegnere o architetto con competenza specifica nel campo edile/civile)?

E cosa deve fare il tecnico incaricato come attività preliminare?

Lo studio dell'immobile per verificare se possiede i requisiti previsti dal DL (ad esempio: conformità urbanistica, rispetto dei parametri previsti dal DL, predisposizione dell'APE convenzionale).

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